Brescia Oggi: La Bedizzolese tiene il punto

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IL DERBY – Finisce a reti inviolate un confronto importante per gli equilibri di alta classifica
La Bedizzolese tiene il punto – Al Rezzato non riesce il blitz – I granata centrano un palo con Brescianelli ma il pari vale il terzo posto.

Finisce con un pareggio per 0-0 l’atteso derby tra Bedizzolese e Rezzato. Gara combattuta a centrocampo nel primo tempo, e nella metà campo della Bedizzolese nella ripresa. Ma i granata reggono al forcing del Rezzato.

ALLA FINE un pareggio che va bene proprio alla Bedizzolese, che racimola un punto pesante: un risultato che la conferma al terzo posto e ne premia l’equilibrio tattico e l’occupazione degli spazi. Da ricordare che è sua la palla gol più nitida, il palo colto da Brescianelli a inizio ripresa.Per contro, impone il suo gioco e ha più possesso palla il Rezzato, squadra solida, dalla buona cifra tecnica complessiva, che torna a far punti dopo due sconfitte e che resta al sesto posto, apparsa in ripresa e più convinta.A suo favore in effetti lo score delle palle-gol (4-2).

Cronaca. Derby sentito e tribune del vecchio Siboni gremite. Attacca il Rezzato, punta alle ripartenze o qualche imbucata per Ephraim la Bedizzolese. Subito un destro a rientrare parato da Trilli ad Ephraim, una sciabolata alta di Lorenzi dalla distanza, poi l’unica palla-gol del tempo (20′): rasoterra di Lonardi dalla destra, fintano Masperi e Zagari per Lorenzi che si ritrova a calciare un rigore in movimento, ma manda alto.

LA RIPRESA si apre con una doppia chance per la Bedizzolese. Al 1′ Bonatti dalla destra, mischia in area, palla ad Ephraim, tocco laterale e collo pieno potente che centra Ragnoli. Al 14′ il legno salva il Rezzato: punizione Ciasca dalla trequarti destra, perfetto l’impatto aereo di Brescianelli che coglie in pieno il palo, non trova Molinari il tempo del tap-in e Trilli blocca.Pelati irrobustisce l’attacco (3+1) con Colonetti e Ndiaye, mentre Faini si copre con l’innesto di Valotti dietro e l’avanzamento del duttile Conforti davanti la difesa a fianco di Fregoni.

Gara ora più intensa. Zagari si fa largo sulla destra, mette dentro per Masperi che non riesce a controllare. Al 34′, su angolo di Zagari, Lorenzi batte tutti sul tempo ma spizzica di testa a una spanna dal palo.Bedizzolese asserragliata in area al tramonto del match, che al 43′ viene salvata dalla capitolazione solo dalla grande parata di Merigo che intercetta la rasoiata a pelo d’erba di Colonetti destinata in rete a fil di palo. Pareggio blindato.

Bastiano Spinoso
Brescia Oggi – Lunedi 17 Ottobre 2016

 

Faini: «Mi sta bene così» – Pelati: «Non sono felice»

Francesco Faini, l’allenatore della Bedizzolese, si dichiara soddisfatto dell’esito del derby: «Abbiamo giocato una grande partita – dice convinto -. Siamo riusciti a tenere testa ad una grande squadra. Abbiamo rischiato nel finale, ma abbiamo avuto un paio di grosse opportunità ad inizio ripresa. Partita equilibrata che poteva essere vinta dall’una o dall’altra».In classifica la Bedizzolese è ancora molto in alto, terza alle spalle di Vallecamonica e Orceana, ma Faini parla con grandissima umiltà della posizione nel girone e degli obbiettivi della sua squadra: «Chiaramente noi non possiamo vincerle tutte – dice -. Puntiamo a salvarci: 14 punti in sette gare vanno bene. Buona la prestazione dei ragazzi, migliorata rispetto alla gara con la Calvina. Sia noi che loro prendiamo pochi gol e questo alla fine paga. Col punto, per noi il bicchiere è pieno».

SERENO ma non felice invece l’allenatore del Rezzato, Ivan Pelati: «Contento della prestazione della squadra. Buone le trame di gioco ed è ciò che alla lunga paga. Ci è mancato soltanto il gol – deve osservare -. Dobbiamo essere più freddi e decisi sotto porta. Le due sconfitte? Sono già alle spalle ed erano giunte per errori difensivi individuali. Oggi siamo venuti qui per vincere, non ci siamo riusciti ma ci siamo andati molto vicini in più occasioni, mentre abbiamo concesso una sola occasione. L’atteggiamento della squadra è stato quello giusto. E qualcuno non era al meglio, come Fusari e Beltrami, rimasto in panchina».